domenica 26 ottobre 2008

25 Ottobre: Un esempio di ciò che si può fare...



Scrivo questo post con un pò di vergogna poichè non sono stato ieri al circo Massimo pur avendone avuto la possibilità, infatti mi era stato proposto un week-end all'insegna dell'attivismo politico da un amico che insieme ai giovani del partito democratico del suo comune ha organizzato una vera e propria spedizione a supporto della manifestazione veltroniana.
Poco male, visto che in tanti invece c'erano e si sono fatti sentire.
Non mi soffermerò sui commenti dei vari esponenti di maggioranza che si ridicolizzano da soli, uno tra tutti Gasparri che sostiene l'esiguità del numero dei manifestanti...almeno visti dall'alto (parole sue).
Senza commenti.
Comunque mi sembrava carino aldilà del commento di una giornata fantastica per la democrazia (quella vera, non quella millantata dal B-bonsai), postare delle immagini che ha pubblicato Repubblica.it che ben esprimono il senso della manifestazione.



Sputtanare l'Università come stanno tentando di fare (notare articoli 16 e 66 qui ----> http://www.camera.it/parlam/leggi/08133l.htm), non solo ci fa tornare indietro ADESSO, ma ci proietta verso un futuro fatto di persone che concepiscono l'istruzione appannaggio di chi sa già che un futuro ce l'ha e non di chi vuole avere comunque l'opportunità (legittima) di crearselo.
Per intenderci, come ha detto Veltroni, la scuola sarà sempre più considerata come accessoria della propria carriera e non determinante: infatti la carriera si fa molto più semplicemente con le conoscenze (relazionali e non culturali) e salendo sui cadaveri degli altri, questo è quello che da sempre le ideologie di destra (se ancora si può parlare in questi termini) sembrano suggerire, e questa riforma ne è la prova.



giovedì 16 ottobre 2008

La lettera di Saviano a Repubblica

L'ho sentito al telegiornale, poi l'ho visto sul blog di Stassi, ma non l'avevo ancora letta; ho pensato molto a questo ragazzo e stamattina ho anche visto un pezzo di intervista da lui rilasciata a Matrix, in essa Saviano evidenziava l'attenzione che i mafiosi hanno per i media, osservazione incredibilmente acuta: è per questo che lui pagherebbe a caro prezzo la fama ricevuta per il suo libro se restasse ancora qui, in questo folle paese.
Ho pensato "vorrei essere come lui".
Se lo pensassimo tutti, e se non ci limitassimo solo a pensarlo...ma le mie sono parole vuote, lo ammetto.
La riporto per quelli che non l'hanno letta.

“ANDRO' via dall'Italia, almeno per un periodo e poi si vedrà...", dice Roberto Saviano. "Penso di aver diritto a una pausa. Ho pensato, in questo tempo, che cedere alla tentazione di indietreggiare non fosse una gran buona idea, non fosse soprattutto intelligente. Ho creduto che fosse assai stupido - oltre che indecente - rinunciare a se stessi, lasciarsi piegare da uomini di niente, gente che disprezzi per quel che pensa, per come agisce, per come vive, per quel che è nella più intima delle fibre ma, in questo momento, non vedo alcuna ragione per ostinarmi a vivere in questo modo, come prigioniero di me stesso, del mio libro, del mio successo. 'Fanculo il successo. Voglio una vita, ecco. Voglio una casa. Voglio innamorarmi, bere una birra in pubblico, andare in libreria e scegliermi un libro leggendo la quarta di copertina. Voglio passeggiare, prendere il sole, camminare sotto la pioggia, incontrare senza paura e senza spaventarla mia madre. Voglio avere intorno i miei amici e poter ridere e non dover parlare di me, sempre di me come se fossi un malato terminale e loro fossero alle prese con una visita noiosa eppure inevitabile. Cazzo, ho soltanto ventotto anni! E voglio ancora scrivere, scrivere, scrivere perché è quella la mia passione e la mia resistenza e io, per scrivere, ho bisogno di affondare le mani nella realtà, strofinarmela addosso, sentirne l'odore e il sudore e non vivere, come sterilizzato in una camera iperbarica, dentro una caserma dei carabinieri - oggi qui, domani lontano duecento chilometri - spostato come un pacco senza sapere che cosa è successo o può succedere. In uno stato di smarrimento e precarietà perenni che mi impedisce di pensare, di riflettere, di concentrarmi, quale che sia la cosa da fare. A volte mi sorprendo a pensare queste parole: rivoglio indietro la mia vita. Me le ripeto una a una, silenziosamente, tra me"

lunedì 13 ottobre 2008

La gara delle canoe

Si disputa una gara di canoe tra giapponesi e italiani.
Le canoe ospitano dieci uomini ciascuna e sono così organizzate: la canoa giapponese vede un capocanoa e nove rematori; la canoa italiana ha un capocanoa, un vice-capocanoa, quattro coordinatori dei rematori, tre super-visori dei coordinatori dei rematori e due rematori.
Alla fine della gara la canoa giapponese taglia il traguardo per prima.
Nella squadra italiana a questo punto devono essere presi dei provvedimenti, per cui i due rematori vengono subito licenziati, accusati di scarso rendimento.
La morale traetela voi.

giovedì 9 ottobre 2008

Risultati

Innanzitutto grazie davvero a tutti coloro che hanno votato, siete stati preziosi.
Pare che un buon 85% di gente non abbia la più pallida idea (come me) di che cosa sia il bar "Brex".
Dopotutto credo si possa affermare che 'sto bar a Catania non conta davvero un cazzo, almeno per la nostra fascia di età (avessero detto "Ernesto" o "Aiello" potevo anche capirlo).
A tutti i Tuttologhi che "credono" di poter stabilire cosa è necessario sapere e cosa no, dico: pensate prima di parlare, la figura di merda è sempre dietro l'angolo.
P.S. Il bar "Brex" si trova in Via G. D'annunzio 37/B ad angolo nella piazza dove c'è il benzinaio e quel negozio, mi pare di piante, a forma di serra con le vetrate verdi, avete presente?
AHAHA, ovviamente no!
Grazie ancora a tutti.

mercoledì 1 ottobre 2008

SONDAGGIO: Il Bar "Brex"

Allora, ho un appello da fare a tutti i Catanesi o a chi frequenta Catania in generale per uscire o andare all'Università o a scuola o quant'altro.
Sareste così gentili da rispondere a dun semplice sondaggio? sono stato accusato di non sapere nulla di Catania (parafrasando), perchè non conosco il FAMOSISSIMO Bar "Brex".
Mi fate sapere se sono scemo io o semplicemente se c'è gente che non avendo alcun tipo di cultura di altro genere basa la propria sulla conoscenza dei bar e dei locali del luogo in cui vive.
Chiunque veda questo post e sia di Catania o dintorni risponda per favore.