A Motegi Valentino conquista matematicamente il suo ottavo titolo mondiale (sesto nella TOP Class) mettendosi dietro, in un podio altamente simbolico, il rivale degli ultimi anni, tale Stoner, e anche Honda, incarnata dal rivale mancato Pedrosa.
Inutile discutere sull'opportunità di definire Rossi come il più grande di tutti i tempi: è così, i numeri lo dicono e chi non è d'accordo o non capisce nulla di motociclismo o è uno dei pochi nostalgici rimasti fedeli a Biaggi e ai modi balordi di vincere i mondiali (per intenderci fare sempre piazzamenti ed aspettare che Valentino cada o non faccia punti).
Rossi "certifica" il suo essere campione alla fine della gara di oggi con un notaio a bordo pista che timbra il suo casco; inoltre nella sua maglietta con scritto "scusate il ritardo" raffigurante un orologio fermo sulle OTTO troviamo anche la ricetta per "la zuppa mondiale": gli ingredienti sono Yamaha, Bridgestone, il team e la dedizione al lavoro di una persona come Vale, che ha imparato anche a perdere ed è tornato a vincere anche grazie alle batoste prese, che potevano scoraggiare chiunque ma non lui.
Rossi è così e ci piace anche per questo.
C'è chi si ritira (Gibernau), chi viene buttato fuori dalla top class (Biaggi), chi crede di arrivare in GP e spaccare il mondo Rossi compreso (Pedrosa, Lorenzo), passano i piloti bravi ma i fenomeni restano, sempre.
Chissà cosa succederà l'anno prossimo con l'atteso mono-gomma...
Per il momento il campione del mondo si chiama Valentino Rossi, qualcuno non è d'accordo?
Inutile discutere sull'opportunità di definire Rossi come il più grande di tutti i tempi: è così, i numeri lo dicono e chi non è d'accordo o non capisce nulla di motociclismo o è uno dei pochi nostalgici rimasti fedeli a Biaggi e ai modi balordi di vincere i mondiali (per intenderci fare sempre piazzamenti ed aspettare che Valentino cada o non faccia punti).
Rossi "certifica" il suo essere campione alla fine della gara di oggi con un notaio a bordo pista che timbra il suo casco; inoltre nella sua maglietta con scritto "scusate il ritardo" raffigurante un orologio fermo sulle OTTO troviamo anche la ricetta per "la zuppa mondiale": gli ingredienti sono Yamaha, Bridgestone, il team e la dedizione al lavoro di una persona come Vale, che ha imparato anche a perdere ed è tornato a vincere anche grazie alle batoste prese, che potevano scoraggiare chiunque ma non lui.
Rossi è così e ci piace anche per questo.
C'è chi si ritira (Gibernau), chi viene buttato fuori dalla top class (Biaggi), chi crede di arrivare in GP e spaccare il mondo Rossi compreso (Pedrosa, Lorenzo), passano i piloti bravi ma i fenomeni restano, sempre.
Chissà cosa succederà l'anno prossimo con l'atteso mono-gomma...
Per il momento il campione del mondo si chiama Valentino Rossi, qualcuno non è d'accordo?
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